Per anni abbiamo puntato a collegare macchine, raccogliere dati e automatizzare: è stata l’onda dell’Industria 4.0. Oggi l’evoluzione naturale si chiama Industria 5.0: le stesse tecnologie vengono usate per creare valore anche per chi lavora e per l’ambiente. In pratica, non si guarda solo alla velocità di produzione, ma a come si lavora ogni giorno: chiarezza in reparto, meno sprechi, più continuità e sicurezza. È una prospettiva concreta, che nasce dagli obiettivi quotidiani di chi gestisce turni, lotti e consegne.
La 4.0 ha spinto su efficienza e integrazione. La 5.0 non la sostituisce, la completa: mette al centro le persone e la sostenibilità. Questo significa interfacce più leggibili, allarmi che indicano cosa fare, procedure semplici da seguire e una maggiore attenzione a consumi ed errori ripetuti. L’obiettivo è far lavorare meglio i reparti, mantenendo alto il livello di produzione e qualità.
Per le aziende del territorio, Industria 5.0 vuol dire macchine più “amichevoli” e risultati più costanti. I vantaggi si vedono nella gestione di tutti i giorni: meno minuti persi a decifrare un codice, ripartenze più rapide dopo un cambio, passaggi di consegne più fluidi tra i turni. In più, si tiene sotto controllo ciò che incide sul conto economico: energia, scarti e micro-fermi, con dati semplici da leggere e condividere.
Negli anni abbiamo applicato questo approccio in contesti diversi.
Verniciatura. Interfacce più snelle e messaggi d’azione hanno accorciato i tempi di ripartenza e ridotto gli scarti nelle fasi di cambio colore.
Presse e lavorazioni meccaniche. Cicli meglio impostati e indicazioni chiare in HMI hanno diminuito i micro-fermi e reso più lineari i passaggi tra i turni.
Movimentazione e logistica interna. Monitoraggi essenziali e procedure aggiornate hanno favorito un’operatività più sicura e attiva.
Siamo ad Arezzo e da anni aiutiamo le imprese del territorio a rendere la produzione più chiara, stabile e conveniente.